L’Azienda Agricola Giovanetto, avviata nel 2004, ha una storia relativamente recente, ma con solide radici nel passato, fondata specificatamente per proseguire l’attività di viticoltura nella rocciosa regione Piole della frazione Montestrutto nella parte più meridionale di Settimo Vittone.
Quando Adriano ereditò i vigneti dal papà Alberto, decise di proseguire l’ambizioso sogno paterno, ma l’estensione della vigna era ormai tale per cui l’attività doveva essere necessariamente a titolo principale. Costruì perciò formalmente l’azienda agricola, dismettendo il lavoro di manager nell’industria. A seguire iniziò costosi investimenti per l’acquisto di attrezzature specifiche per la cantina e macchine agricole, oltre che per creare quelle opere infrastrutturali fondamentali per consentire di accedere ai terrazzamenti anche con piccoli trattori e attrezzature.


Il principale obiettivo di Adriano è la coltivazione del nebbiolo picotener, come da antica tradizione: le piante giovani sono ancora messe a dimora a mano con la vanga come un tempo, indirizzando le radici dove c’è più terra.
Per conseguire elevati livelli di qualità, conduce una gestione delle viti che riduce moltissimo la produzione in termini quantitativi di uva (le rese non raggiungono i 50 quintali/ettaro). Il lavoro estivo per il controllo delle avversità segue le regole della lotta integrata che gli permette di ridurre al massimo l’utilizzo di agrofarmaci e di evitare in modo assoluto l’impiego di diserbanti; gli sfalci del taglio dell’erba restano al piede delle viti come concime, insieme ai residui di trinciatura della potatura invernale.

