
Fratelli Marco
Per generazioni la coltivazione delle loro vigne fu affiancata dalla cerealicoltura e dall’allevamento. Nel dopoguerra l’industria prese il sopravvento e i campi di proprietà furono via via ceduti in affitto; i vigneti furono però mantenuti, diventando il filo rosso di collegamento tra il mondo della tradizione contadina e quello contemporaneo.
In un decennio di ostinato lavoro hanno rifondato l’attività vitivinicola familiare. Hanno reimpiantato le vigne utilizzando gli storici vitigni canavesani: Erbaluce, Nebbiolo, Barbera, e realizzato e attrezzato una nuova cantina, secondo criteri di razionalità ed efficienza energetica.
"Desideriamo che il vino sia uno specchio di noi stessi e del nostro lavoro; per questo svolgiamo direttamente tutte le lavorazioni, dalla coltivazione del vigneto, alla vinificazione, all’affinamento e imbottigliamento.
Lavoriamo affinché il nostro vino sia la narrazione autentica di questo territorio subalpino.
In vigna non utilizziamo diserbanti né concimi chimici. Trattiamo le viti solamente con rame e zolfo, senza utilizzare prodotti sistemici.
Si tratta di un impegno gravoso, ma indispensabile per garantire un giusto equilibrio fra il vigneto e l’ambiente che lo circonda e per restituirci uve sane e pulite."
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